La visione di un’impresa possibile.

Sergio Scorza è il presidente e fondatore del Gruppo SES. La sua storia di imprenditore comincia nel 1976 alla guida di una piccola ditta artigiana che realizza impianti elettrici civili. Ha appena 22 anni e due apprendisti.

Nel 1978 si aggiudica la prima gara di appalto per un’opera di illuminazione pubblica nel comune di Poggiardo, seguita negli anni successivi da nuove commesse in decine di centri pugliesi nelle province di Lecce e Brindisi.

È l’inizio di uno sviluppo aziendale che lo porterà a fondare nel 1980 la S.E.S srl (Società Elettrica Scorza), stesso anno in cui, alla giovane età di 26 anni, realizza l’impianto che illuminerà tutto il percorso di Papa Giovanni Paolo II in occasione della visita Pastorale nella città di Otranto.

Di lì a poco prende vita una proficua collaborazione con Enel per la realizzazione di elettrodotti in bassa, media ed alta tensione, in tutta la regione Puglia.

Dal 1987, la crescita continua con la diversificazione nel settore delle costruzioni reti gas, quando Scorza attiva una stretta collaborazione con la società Italcogim spa, per la costruzione di condotte in diversi centri urbani del Salento.

Il punto di svolta arriva con l’aggiudicazione di alcune gare per la distribuzione di gas in concessione e successivamente con la costituzione di una nuova società, Attiva Energia spa, operante nel settore di vendita dell’energia agli utenti finali.

In questi anni applicando ad altri settori di attività la sua politica espansiva e la sua visione basata sullo sviluppo sostenibile, Scorza fonda il Gruppo SES, rafforzando il suo legame con il territorio basato sull’etica della responsabilità, il senso del dovere, la ricerca della qualità e dell’eccellenza. Investe se stesso nel rapporto virtuoso tra impresa, territorio e ambiente, realizzando progetti di recupero storico-architettonico, ambientale e naturalistico con l’obiettivo di lasciare un solco, una traccia da percorrere per le future generazioni.

Concetti chiave e valori

la Bellezza

L’amore per il fare genera bellezza.
Bellezza, per me, è il segno che lascia l’etica del lavoro nei luoghi e nelle coscienze. Ma è soprattutto l’ispirazione e la motivazione per altre persone a essere parte di un processo continuo di generazione, di educazione, di civiltà, di benessere.

l’Eredità

Ho sempre cercato di creare benessere e sviluppo, ma il vero lascito non sono gli asset aziendali, quanto piuttosto la condivisione dei valori e dell’esempio da dare alle persone che ci stanno intorno.